Le Grotte di Frasassi, Fabriano e Jesi

PERCORSO |
DISTANZA |
TEMPO |
---|---|---|
Osimo – Frasassi | 53,3 km | 49 minuti |
Frasassi – Genga | 8,2 km | 53 minuti |
Genga – Fabriano | 12,7 km | 17 minuti |
Fabriano – Jesi | 45 km | 41 minuti |
Jesi – Osimo | 25,9 km | 32 minuti |
Totale | 145,1 km |
Frasassi
Le Grotte di Frasassi, scoperte per caso nel 1971, sono delle grotte carsiche e rappresentano uno spettacolo del tempo e della natura. Sono visitabili con differenti percorsi guidati ed occupano una superfice di un milione di mq. Sono costituite da stalattiti e stalagmiti che formano vere e proprie sculture naturali di straordinaria bellezza. Le forme e le dimensioni di queste opere naturali hanno stimolato la fantasia degli speleologi, che dopo averle scoperte e studiate le hanno denominate in maniera curiosa. Tra le stalattiti e le stalagmiti più celebri e affascinanti troviamo: i “Giganti”, “il Cammello” e il “Dromedario”, l’Orsa “ e la “Madonnina”.
Le Grotte di Frasassi costituiscono una delle maggiori attrazioni delle Marche e dell’Italia sotterranea e la loro visita è assolutamente imperdibile.
Genga
Genga e un antico borgo medioevale immerso nella natura, insignito della Bandiera Arancione. Il nome del borgo deriva dai Conti della Genga, feudatari ai quali si deve il possente palazzo. Genga è circondato da fitti boschi sulla cima di un colle nell’alta Valle dell’Esino ed è racchiuso tra le mura del Castello.
Cosa vedere: Grotte, Castello di Pierosara, Abbazia di San Vittore alle Chiuse e Museo Speleo-paleontologico, Santuario di Santa Maria e Tempietto del Valadier e, sulla destra, Eremo di Santa Maria Infra Saxa.
Interessanti escursioni merita infine il Parco naturale della Gola della Rossa, i cui sentieri vi rapiranno per la loro incontaminata bellezza naturale.
Dove mangiare: Ristorante La Scaletta, Ristorante Da Maria, Trattoria Hostaria da Marianna
Cosa comprare: i salumi tipici del Salumificio di Genga.
Fabriano
Fabriano e una cittadina di origini medioevali, che si estende su una vallata circondata dall’Appennino Umbro – Marchigiano. Passeggiando per il corso principale e per i vicoli del centro storico, si ha la sensazione di respirare un’atmosfera serena e pacifica, dove il verde e la roccia delle montagne circostanti fanno da cornice a tale caldo scenario. È una città ricca di iniziative culturali, tanto da essere insignita del prestigioso titolo di “Citta Creativa dell’Unesco”. A Fabriano, tra le rassegne uniche nel panorama nazionale, vi è l’apertura del Museo della Carta e della Filigrana, che richiama le genialità dei mastri cartai fabrianesi che resero celebre questa cittadina nelle Marche.
Cosa vedere: Palazzo del Podestà , Piazza del Comune, Museo della Carta e della Filigrana.
Dove mangiare: ristorante Il Piacere della Carne, ristorante La locanda del Collegio, ristorante Taverna da Ivo, ristorante La taverna del Palazzo.
Cosa comprare: il tipico salume lardellato dop Salame di Fabriano, manufatti in carta pregiata.
Jesi
La città di Jesi è uno scrigno di storia, arte, cultura in mezzo alle colline marchigiane, a metà strada tra le montagne e il mare. Ha visto nascere Federico II di Svezia nel 1194 e il compositore Giovanni Pergolesi nel 1910, al quale è dedicato l’omonimo teatro. Jesi presenta una splendida cinta muraria, tra le meglio conservate della regione. L’Unesco ha definito Jesi “Città esemplare”, per la capacità di preservare un patrimonio secolare architettonico, artistico e culturale altamente suggestivo. Jesi è anche famosa per la produzione del suo vino, conosciuto e bevuto in tutta Italia, e stimato dagli intenditori di tutto il mondo: il Verdicchio.
Cosa vedere: Palazzo Pianetti, Palazzo della Signoria, Palazzo Ripanti, Piazza Federico II, le Mura che la circondano.
Dove mangiare: ristorante Hostaria Dietro le Quinte, Ristorante La Rincocca Jesi, Trattoria Antonietta.
Cosa comprare: Vini docg Verdicchio dei Castelli di Jesi.
(Itinerario a cura dell’associaizone ABC TurismoOsimo).